Nato nella regione belga di Tournai, Rogier de le Pasture, noto come Rogier van der Weyden o Rogier de Bruxelles, è considerato uno di più grandi pittori fiamminghi del XV secolo, tra contemporanei come Jan van Eyck (1385-1441). La sua pittura vigorosa, ma comunque sottile ed espressiva ebbe un'influenza considerevole sulla pittura europea, con le sue popolari creazioni religiose, non solo in Francia, ma anche in Germania, Italia e Spagna.
Lo stile di van der Weyden seguiva da vicino pittori come Hans Memling (1430-1494), sebbene non sia certo che sia stato un suo alunno in maniera diretta. Van der Weyden ebbe una grande influenza anceh sul pittore e incisore tedesco Martin Schongauer (1448-1491), le cui stampe erano diffuse in tutta Europa dalle ultime decadi del XV secolo. Indirettamente, queste stampe aiutarono a diffondere lo stile di van der Weyden.
Il suo primo apprendistato conosciuto avvenne nel Tournai, nel laboratorio di Robert Campin (1375-1444), in cui lavorava accanto a Jacques Daret (1404-1470), anche se la notizia non è completamente certa. Successivamente van der Weyden si stabilì a Bruxelles e iniziò una florida carriera, che, al momento della morte, nel 1464, l'avrebbe reso uno dei pittori più famosi d'Europa. I suoi dipinti più famosi sono i quattro grandi pannelli con la Giustizia di Traiano, la Leggenda di Herkinbald, realizzati per le "camere d'oro", nel municipio di Bruxelles. Agli Uffizi troviamo la Deposizione nel sepolcro, che faceva parte di un'opera in più pannelli, probabilmente commissionata da Cosimo de' Medici.