Il Museo nazionale del Bargello espone la più importante collezione di scultura toscana del Rinascimento, con capolavori di Donatello, Della Robbia, Verrocchio, Michelangelo, Benvenuto Cellini, Jacopo Sansovino, Giambologna, Lorenzo Ghiberti e Filippo Brunelleschi, accanto a una scelta significativa di avori francesi medievali, maioliche italiane e armi.
L'antico palazzo medievale, che oggi ospita il museo, nacque come residenza del Capitano del Popolo, poi del Podestà di Firenze e infine del Capitano di Giustizia, chiamato anche Bargello. Nel XIV secolo venne trasformato in carcere e, dopo una ristrutturazione completa, nel 1865 nacque il Museo del Bargello.
Inizialmente era dedicato alle arti applicate medievali, ma nel 1887-1888, in occasione dell'anno di Donatello, venne aperta la sala della scultura del Rinascimento e la collezione venne ulteriormente ampliata tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, anche grazie a donazioni ed eredità.
Nelle sale del museo sono raccolti molti capolavori, come il Tondo Pitti di Michelangelo, il suo Bruto e il suo Bacco; il David di Donatello; le formelle in bronzo di Ghiberti e Brunelleschi, realizzate in occasione del concorso per la seconda porta del Battistero di Firenze.