Il Leone X di Raffaello è uno dei ritratti più importanti del Rinascimento italiano e una delle opere più note e preziose della Galleria degli Uffizi.
Esposto nelle Sale rosse del museo fiorentino, il quadro è ora all’Opificio delle Pietre dure. Presso l’importante istituto fiorentino, l’opera di Raffaello subirà un importante restauro, che terminerà probabilmente nel 2020, quando si festeggerà il cinquecentenario della morte dell’artista di Urbino.
Il restauro avrà lo scopo non solo di migliorare lo stato dell’opera, ma anche di conoscerne più approfonditamente le caratteristiche e la storia. Per questo motivo, gli studiosi dell’Opificio stanno sottoponendo il quadro a una serie di analisi, con strumenti molto sofisticati. Le sue condizioni sembrano abbastanza buone.
Raffaello dipinse il Ritratto di Leone X, papa della famiglia Medici, in occasione del matrimonio tra Lorenzo duca di Urbino e Madeleine de La Tour d’Auvergne - genitori di Caterina de’ Medici - nel 1518. Il papa non poteva presenziare alla cerimonia e mandò il proprio ritratto a Firenze, in sua rappresentanza. Nell’opera, accanto al papa, sono rappresentati due cardinali della famiglia Medici: Giulio, futuro papa Clemente VII e Luigi de’ Rossi.