Pietro Falca

Soprannominato: Longhi    Nascita: 5 Novembre, 1701  - Morte: 8 Maggio, 1785    Collocazione: Sala del Settecento italiano ed europeo

Pietro Longhi nacque a Venezia, nella parrocchia di Santa Maria, primo figlio dell'argentiere Alessandro Falca e di sua moglie Antonia. Prese il cognome Longhi quando iniziò a dipingere. Longhi iniziò a studiare con il pittore veronese Antonio Balestra (1666-1740), che lo condusse poi a fare pratica presso l'artista bolognese Giuseppe Maria Crespi (1665-1747), che all'epoca era molto stimato per le sue opere religiose e di genere. 

Tra le prime opere del pittore veneziano troviamo alcune pale d'altare e soggetti religiosi. Nel 1734 realizzò gli affreschi sulle pareti e i soffiti della sala di Ca' Sagredo, che rappresentavano la morte dei Giganti. Da allora, le sue opere successive sarebbero state in seguito considerate simili ai lavori veneziani di William Hogarth (1697-1764), che rappresentò soggetti ed eventi della vita quotidiana veneziana. Queste erano scene di interni galanti, che riportano la vita privata della borghesia alla fine del Settecento. 

Molte di queste opere mostrano scene di gioco a Venezia, come la rappresentazione della folla di signori goffamente a bocca aperta davanti a un rinoceronte indiano. Il dipinto racconta la storia di Clara, un rinoceronte portato in Europa nel 1741 dal capitano e impresario di Leida, Douvemont van der Meer, che portò la bestia a Venezia nel 1751. Esistono due versioni dell'opera, quasi identiche, eccetto che per i due ritratti senza maschera di due uomini, nella versione di Ca Rezzonico. Il dipinto potrebbe contenere un gioco di parole, dato che il giovane uomo sulla sinistra tiene in mano il corno segato dell'animale (metafora dell'adulterio), probabilmente a spiegare la differenza tra le donne non accompagnate. 

In altre opere vediamo registrate attività quotidiane, come le bische clandestine che si diffusero nel XVIII secolo. In alcune di esse notiamo lo sguardo satirico dell'artista nei confronti dei suoi soggetti, dalle posture insicure o ingenue e dalle ambientazioni, dalla delicatezza come di pupazzi dei personaggi. Di quasi la metà delle figure ritratte dall'artista nelle scene di genere non vediamo il volto, celato da maschere del carnevale veneziano. Come Crespi prima di lui, Longhi venne incaricato di realizzare sette tele dedicate ai sette sacramenti. Agli Uffizi troviamo un'altra sua opera religiosa, La confessione. 

Longhi è molto noto anche per le sue doti da disegnatore, dato che i suoi disegni venivano spesso realizzati come lavori a sé, più che come studi per dipinti. Suo figlio, Alessandro Longhi (1733-1813), fu anch'egli un abile pittore. 

(Testo ripreso da www.wikipedia.org, disponibile in GNU Free Documentation License).

 

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