Paris Bordon, o Bordone, fu un pittore veneziano, che si formò presso il grande Tiziano (1485-1576), mantenendo uno stile dalla complessità manierista e dal vigore provinciale. I suoi dipinti sono considerati di valore disuguale, e spesso presentano ripetizioni nelle posture, come il drappeggio di un braccio arcuato sopra la parte superiore della tela.
Nacque a Treviso, e si trasferì a Venezia per studiare con Tiziano, ma secondo Giorgio Vasari (1511-1574), questa non fu un'esperienza soddisfacente per l'artista. Dagli anni Venti del Cinquecento, l'opera di Bordone conta: la Sacra famiglia, a Firenze, la Sacra conversazione con donatore, a Glasgow, la Sacra famiglia con santa Caterina, a San Pietroburgo, il Sant'Ambrogio con donatore, del 1523, a Brera. Nel 1525, Bordone realizzò una pala per la chiesa di Sant'Agostino a Crema, una Madonna con san Cristoforo e san Giorgio, attualmente a Palazzo Tadini, a Lovere. A Brera si trova invece un'altra pala, la Pentecoste.
Nel 1534 realizzò il suo capolavoro per la Scuola di San Marco, una tela di grandi dimensioni, il Pescatore consegna al Doge l'anello di matrimonio, attualmente alla Galleria dell'Accademia di Firenze. Bordon dava il suo meglio nei piccoli quadri da gabinetto, che rappresentavano mezze figure, uomini e donne seminudi, da storie mitologiche o religiose, in interazioni muscolose, a dispetto delle piccole dimensioni. Successivamente eseguì molti e importanti dipinti murali a Venezia, Treviso e Vicenza, tutti perduti. Nel 1538 venne invitato in Francia da re Francesco I (1494-1547), alla cui corte realizzò vari ritratti, anche se non ve ne è traccia nelle collezioni francesi, e i due presenti al Louvre sarebbero acquisizioni successive. Sulla via del ritorno in Italia, lavorò anche a Palazzo Fugger, ad Augusta.
Alla National Gallery di Londra troviamo il suo Dafni e Cloe, mentre, sempre in Inghilterra, alla Bridgewater House, vi è un suo ritratto femminile. Altre sue opere importanti sono la Madonna della collezione Tadini, a Lovere, i dipinti del duomo di Treviso, due raffigurazioni mitologiche alla Galleria Borghese e a Palazzo Doria Pamphilj, Roma, i Giocatori di scacchi, a Berlino, un ritratto poco noto ma di eccelsa qualità, proprietà dei langravi di Hesse, a Kronberg, il Ritratto di Teofilo Folegno e Ritratto di cavaliere.
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