Lo Spinario, o Giovinetto che si toglie una spina dal piede, è una statua di epoca ellenistica. In Italia ne esistono diverse copie, una delle quali è esposta alla Galleria degli Uffizi. Un altro esemplare, probabilmente il più antico, si trova a Roma, ai Musei Capitolini. Questa fu probabilmente il modello per le altre copie successive: quella di Firenze e altre, attualmente a Parigi e a Mosca.
Lo Spinario fu realizzato nel I secolo d.C. La statua in marmo raffigura un ragazzo seduto, con le gambe accavallate, mentre cerca di togliersi una spina dalla pianta del piede sinistro. Nel corso del tempo, gli storici dell’arte hanno interpretato l’opera come un ex-voto atletico, come la rappresentazione di Podaleiros, figlio di Asklepios, guaritore dei piedi, o come una scena di genere.
Lo Spinario fu tra le sculture dell’antichità più amate durante il Rinascimento, e fu di ispirazione per molti artisti dell’epoca. Ad esempio, Filippo Brunelleschi la copiò nella formella con cui partecipò al famoso concorso per la porta nord del Battistero del Duomo di Firenze.
La statua, prima di arrivare in Toscana, era conservata a Villa Medici a Roma. Giunse agli Uffizi nel 1772, dopo essere stata alla Villa medicea di Poggio Imperiale. Tra il 1943 e il 1945, nel corso della II guerra mondiale, fu portata a Incisa Valdarno.