Ormai più di un anno fa, nel corso dei lavori per i Nuovi Uffizi, alcuni scavi hanno portato alla luce parte di un’area cimiteriale risalente al V-VI secolo d.C.
L’epoca altomedievale presenta ancora zone d’ombra di cui non sappiamo molto, durante la quale Firenze passò periodi di fortissima crisi.
I 60 corpi ritrovati furono sistemati testa-piedi, in fosse multiple: questo testimonia la fretta con la quale furono sepolti. Dunque un evento eccezionale causò la morte di molte persone, in un breve periodo. Il fatto che la necropoli si trovi in un’area molto vicina al fiume, all’epoca soggetta alle sue piene, fa pensare a un fatto di proporzioni notevoli, che potrebbe essere collegato alla crisi di Firenze a cui si è accennato.
I corpi non presentano traumi mortali da ferite, né segni di morte per fame, per cui è stata esclusa l’ipotesi dell’assedio da parte di nemici. Che cosa accadde quindi?
Gli esami sui corpi hanno fatto pensare a un’epidemia, probabilmente di peste, ma gli studi sono ancora in corso. L’epoca è la stessa della “peste di Giustiniano”, che colpì anche l’Italia ed era causata dallo stesso batterio della famosa peste del ‘300, la peste nera.
Il ritrovamento ha un importante valore per gli storici. Grazie allo studio di questi corpi otterremo molte informazioni sullo stile di vita, di alimentazione e di salute dei fiorentini dell’epoca.