L’Arrotino, noto anche come lo Scita, è una statua in marmo del I secolo a.C. Si tratta della copia romana di una statua ellenistica. Tuttavia, la bellezza e la meravigliosa fattura della statua fecero credere per lungo tempo che fosse un originale greco. Non solo, la statua era considerata una delle più belle opere classiche sopravvissute.
L’opera fu ritrovata a Roma nel XVI secolo: il cardinale Ferdinando de’ Medici la acquistò nel 1561. Nel XVIII secolo era a Firenze: la statua è rappresentata nel quadro La Tribuna degli Uffizi di Johann Zoffany, dipinto tra il 1772 e il 1778.
L’Arrotino faceva parte di un gruppo, insieme ad altre sculture andate perdute, che rappresentava Apollo scortica Marsia. Che cosa racconta il mito? Marsia era un satiro ed era molto bravo a suonare il flauto. Il suo talento era noto a tutti, tanto che qualcuno iniziò a dire che Marsia fosse più bravo di Apollo, dio della musica. Le versioni del mito sono diverse, ma tutte si concludono con la vittoria del dio e la terribile punizione subita da Marsia: essere scorticato vivo.
In precedenza, l’uomo che affila un coltello su una pietra era stato riconosciuto come uno Scita, e anche come un barbiere reale che origlia e progetta un complotto contro lo Stato.