Nato da genitori artisti, Jean Marc Nattier fu un abile ritrattista di corte in Francia, ma realizzò anche soggetti mitologici e storici. Suo padre, Marc Nattier (1642-1705), fu un ritrattista, mentre sua madre, Marie Courtois (1655-1703), dipingeva miniature. Suo zio, Jean Jouvenet, era un pittore di scene storiche e formò Nattier in questo campo. Suo fratello Jean Baptiste (1678-1726) era anch'egli pittore, tristemente noto per essersi suicidato dopo essere stato espulso dall'Accademia francese (Kren e Marx, Web Gallery of Art).
Nattier studiò gli artisti francesi e fiamminghi, come Peter Paul Rubens (1577-1640), esposti alla Galleria del Palazzo del Lussemburgo. Grazie ai suoi studi e alla formazione presso il padre e lo zio, divenne un artista premiato. Fu molto conosciuto per i suoi dipinti di donne, ritratte come dee mitologiche. Agli Uffizi ne troviamo alcuni esempi nella sua Enrichetta di Francia come Flora e Maria Adelaide di Francia come Diana. Enrichetta (1727-1752) era la prima figlia di re Luigi XV e della regina Maria Leczinska di Francia, mentre Maria Adelaide (1732-1800) la terza. Entrambi i ritratti mostrano una rappresentazione quasi perfetta delle sembianze dei soggetti, anche nell'ambientazione mitologica. Realizzò dei ritratti ancora più sinceri della regina di Francia Maria Leczinska.
Jean Marc Nattier raggiunse una posizione di rilievo dopo aver realizzato delle incisioni dal ciclo di Maria de' Medici di Peter Paul Rubens, e i ritratti di Pietro il Grande, lo zar di Russia (1672-1725), e sua moglie Caterina (1684-17279, ad Amsterdam (Enciclopedia Britannica). Pietro il Grande gli commissionò anche alcune opere storiche, come La battaglia della Poltava e La battaglia di Lesnaya.
Dipinse molti ritratti, e agli Uffizi ne troviamo anche un altro: Maria Zeffirina di Francia, una nipote del re Luigi XV, che morì a soli cinque anni. Nattier fu anche il ritrattista ufficiale delle figlie del re e dei loro bambini.