Pieter Paul Rubens fu un prolifico pittore fiammingo del XVII secolo, un maestro dall'esuberante stile barocco, che enfatizzava movimenti, colore e sensualità. Sono molto famose le sue pale d'altare controriformistiche, i ritratti, i paesaggi, i dipinti mitologici e le allegorie storiche. Oltre a condurre un grande studio ad Anversa, popolare tra la nobiltà e i collezionisti d'arte di tutta Europa, Paul Rubens era uno studioso umanista della classicità, collezionista d'arte e un diplomatico, cavaliere di re Filippo IV di Spagna e Carlo I d'Inghilterra.
Ad Anversa, Rubens ricevette una formazione umanistica, studiò il latino e la letteratura classica. A quattordici anni iniziò l'apprendistato artistico, con il poco conosciuto Tobias Verhaegh. Studiò poi con due pittori di spicco ad Anversa, Adam van Noort (1561 – 1641) e Otto van Veen (1556 – 1629). Studiò l'intaglio del legno dall'opera di Hans Holbein il Giovane (1497-1543) e le incisioni di Marcantonio (1480-1534), e divenne poi maestro indipendente della Corporazione di san Luca di Anversa, nel 1598.
Viaggiando in Italia, Rubens subì l'influenza dei maestri veneziani, Tiziano, Veronese e Tintoretto, prima di stabilirsi alla corte mantovana di Vincenzo I Gonzaga (1562-1612). Visitò anche Roma e Firenze, dove conobbe i capolavori dell'antichità, quelli rinascimentali di Michelangelo, Raffaello e Leonardo da Vinci, e quelli barocchi di Caravaggio. Viaggiò anche in Spagna, per Gonzaga, in visita da Filippo II ammirò la sua collezione di opere di Raffaello e Tiziano. Il viaggio aveva scopo artistico, e infatti egli dipinse il ritratto del duca di Lerma (1552-1625), ma anche diplomatico, per conto di Gonzaga. Tornato in Italia, stette a Mantova, Genova e Roma, dove dipinse le decorazioni per l'abside di Santa Maria in Valicella. La sua permanenza in Italia fu molto importante, tanto che l'artista iniziò a firmare le sue lettere "Pietro Paolo Rubens".
L'artista tornò poi nella sua città natale, che si rivelò redditizia per l'artista, visto che era un periodo di pace, sancito proprio dalla Tregua di Anversa. Divenne pittore di corte di Albert, arciduca d'Austria, e sua moglie Isabella. La sua casa e il studio di Anversa sono ora il Rubensuis Museum.
In questo periodo, Rubens seguiva un importante alunno, Anthony van Dyck (1599 – 1641), e collaborò con alcuni pittori, come Frans Snyders (1579 – 1657), che lo assistette nel suo Punizione di Prometeo, del 1612, e Jan Brueghel il Vecchio (1568-1625), che realizzò le parti floreali di molte sue opere. Le sue pale d'altare nella cattedrale di Nostra Signora, ad Anversa, sono ammirate come esemplari dell'arte religiosa barocca.
Rubens divenne molto noto anche per il suo ciclo di Maria de' Medici, realizzato per la regina di Francia nel 1621, e qui realizzò anche i suoi Enrico IV alla battaglia d'Ivry e Ingresso trionfale di Enrico IV a Parigi, due delle sue opere esposte agli Uffizi. In questo periodo terminò la tregua di Anversa, e aumentò l'attività diplomatica di Rubens, impegnato con i tentativi di pace tra i Paesi Bassi spagnoli e la Repubblica delle Sette Province Unite. Rubens si guadagnò così il cavalierato nel 1624 e di nuovo nel 1630, mentre nel 1629 divenne maestro onorario di arti all'Università di Cambridge. Nel corso delle sue attività diplomatiche in Spagna divenne amico del pittore di corte di re Filippo IV, Diego Velazquez (1599-1660). Rubens tornò in seguito ad Anversa, dove continuò a dipingere fino alla sua morte, nel 1640.
Rubens fu un pittore molto stimato ai suoi tempi, così come la sua collezione d'arte. Attualmente è anche uno dei pittori "vecchi maestri" più valutati sul mercato. La sua eredità è tale che in alcune lingue, come in inglese, esiste un aggettivo derivante dal suo nome, (in inglese rubenesque), che descrive uno stile pittorico che comprende figure rotonde e carnose, non grasse, e soprattutto femminili.
Tra le opere esposte agli Uffizi, troviamo anche Bacco sul barile.
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