Nato a Ferrara e divenuto noto all'interno della scuola ferrarese, Ippolito Scarsella, detto Scarsellino fu un pittore manierista. Il suo primo apprendistato ebbe luogo presso il padre, Sigismondo Scarsella (1530-1614), che era pittore e architetto. Scarsellino ampliò poi le sue fonti d'ispirazione, viaggiando a Bologna e poi a Venezia. Qui fu apprendista nello studio di Paolo Veronese (1528-1588), un maestro veneziano molto importante. Tra i ferraresi fu per lui molto importante l'opera di Dosso Dossi (1490-1542), e studiò anche il lavoro del Parmigianino (1503-1540).
Tra le sue prime opere, ricordiamo la Madonna col Bambino e Giovanni Battista, la Sacra famiglia, e un'altra Madonna col Bambino. Queste opere di carattere religioso mostrano uno precoce stile ferrarese, e una ricca colorazione alla veneziana. Dipinse anche opere di carattere mitologico, come Diana ed Endimione, Apollo, Venere al bagno, Venere e Adone.
Appena rientrato a Ferrara, Scarsellino iniziò a lavorare al Palazzo dei Diamanti, insieme alla famiglia Carracci, soprattutto Ludovico (1555-1619). Scarsellino è noto anche per aver influenzato il cugino di Ludovico, Annibale (1560-1609), con le sue caratteristiche più vicine allo stile veneziano. Tra le altre sue opere, San Demetrio, Andata al calvario, Il martirio di san Venanzio da Camerino, La fama conquista il tempo, Paesaggio con Abramo e Isacco, La Vergine accoglie santo Stefano d'Ungheria in Paradiso, Vergine e santi implorano Cristo di non punire lussuria, avarizia e orgoglio, e il quadro esposto agli Uffizi, Il giudizio di Paride.