Da martedì 15 settembre sono visitabili le nuove otto sale della Galleria (numeri 25-32), con un nuovo allestimento dedicato al secondo Quattrocento. Le stanze formano un percorso “a U”, che inizia e termina nel terzo Corridoio. Rientrano quindi nella parte più antica del palazzo degli Uffizi, quella più vicina all’Arno, dove si trovavano in origine l’Arsenale e la Fonderia.
Le sale sono caratterizzate dagli originali lucernari al centro dei soffitti, e dalle nuove pareti verdi, colore ispirato dalle opere degli artisti esposti: Alessio Baldovinetti, Domenico Ghirlandaio, Cosimo Rosselli, Pietro Perugino, Filippino Lippi, Lorenzo di Credi, Luca Signorelli.
Grandi artisti del Quattrocento, finora messi in ombra dalla vicinanza dei “grandissimi”, hanno ora uno spazio per sé, slegato dalle opere più famose che attirano la maggior parte dei turisti e impediscono ai maggiori appassionati d’arte di godere anche di questi magnifici capolavori.
L’intervento, che non rientra tra i lavori per i Nuovi Uffizi, è stato realizzato grazie al finanziamento della Salvatore Ferragamo SpA e ha permesso di esporre anche 42 dipinti e una scultura ingiustamente nascoste al pubblico e finora nei depositi della Galleria.
La parte interessata dai lavori aveva già subito un intervento circa vent’anni fa: si trova infatti vicino all’ingresso del Corridoio Vasariano, e fu danneggiata dalla bomba di via dei Georgofili. Le stanze sono ora dotate di nuovi sistemi di climatizzazione e sicurezza, nonché di pavimentazioni rinnovate.
Il percorso degli Uffizi si arricchisce ulteriormente: grandi artisti prima in parte sacrificati avranno ora la visibilità che spetta loro di diritto. E i visitatori interessati a un esame attento delle opere nella loro singolarità ma anche nel giusto contesto in cui sono nate, avranno ora la possibilità di muoversi in spazi nuovi e diversi rispetto a quelli dei grandi simboli degli Uffizi, spesso circondati dalla folla.