Il teatrino di Baldracca, oggi Biblioteca degli Uffizi

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Il teatrino della Baldracca o della Dogana fu uno dei più antichi di Firenze: fu attivo dal 1576. La sua costruzione è attribuita a Bernardo Buontalenti, all’epoca architetto di corte.
Si trovava in un palazzo che sorge sul Lungarno, attaccato agli Uffizi sul lato di via dei Castellani. Il palazzo era, al tempo, sede della Dogana Nuova, e sorgeva vicino allo scalo fluviale sull’Arno. Per questo motivo, il teatro era chiamato anche teatro della Dogana.

Il nome “Baldracca” deriva da quello del quartiere in cui sorgeva: prima della costruzione del Palazzo degli Uffizi, la zona era malfamata e ricca di taverne, postriboli e bordelli. Da qui, il nome del teatro! Perché esso sorse in una zona simile? Perché all’epoca le rappresentazioni teatrali non erano ben viste. La Chiesa cattolica, infatti, le aveva definite peccaminose e demoniache.

Il teatro era noto anche come “Stanzone delle Commedie”. Non dobbiamo pensare a un teatro moderno, ma a una grande sala con un palco leggermente rialzato. Il pubblico assisteva agli spettacoli in piedi, o seduto su lunghe panche.

Il Granduca e i suoi amici potevano assistere agli spettacoli di nascosto. Era infatti presente un palchetto fornito di grate, che si affacciava sulla sala. Attraverso le grate, gli illustri spettatori osservavano il palco senza essere visti dagli altri. Gli spettacoli erano spesso molto licenziosi, per cui non era ritenuto opportuno – per il Granduca e la sua famiglia – assistervi.

Il teatro non rimase attivo per molto tempo, perché nel frattempo a Firenze ne furono costruiti finalmente di nuovi. Il suo esempio fu molto importante per la storia di questa arte in Italia.

Il palazzo che ospitava il teatrino è oggi sede dell’importante biblioteca della Galleria degli Uffizi.