Frans van Mieris, olandese, era un pittore di genere, ovvero di scene di vita quotidiana, e anche un ritrattista. È noto soprattutto per la pittura di genere, molto ricca, ma anche per i ritratti e alcune allegorie. Mieris crebbe a Leida, nell'Olanda meridionale, città di altri artisti, come Gerard Dou (1613 – 1675), Jan Van Goyen (1596 – 1656), Gabriel Metsu (1629 – 1667), Rembrandt (1606 – 1669) e Jan Steen (1626 – 1679). I suoi figli Jan (1660 – 1690), Willem (1662 – 1747) e il nipote Frans il Giovane (1689-1763) divennero tutti pittori di genere.
Mieris iniziò a formarsi presto, con l'artigiano Abraham Torenvliet, e trovò l'ispirazione per la vita quotidiana attraverso la bottega orafa di suo padre. Più tardi studiò presso Gerard Dou, diventando il suo allievo più promettente e poi il più richiesto. Grazie a Dou, acquisì un talento straordinario nel riprodurre i tessuti degli abiti comuni e per i ritratti, realizzati con colori vibranti. Lavorò per molti uomini di spicco, come l'Arciduca Leopoldo I, imperatore del Sacro Romano Impero (1640-1705), e il Granduca di Toscana, Cosimo III de' Medici (1642-1723).
Alcuni dei suoi lavori più significativi sono Signore e gentiluomini a pranzo, La visita del dottore. Agli Uffizi troviamo Il ciarlatano olandese, Due vecchi a tavola, e La famiglia del pittore.