Domenico Puligo è tra gli artisti fiorentini presentati da Giorgio Vasari nella sua opera sull'arte italiana, Le vite. Pittore fiorentino, gli aveva uno stile che si situa tra quelli di alcuni suoi contemporanei, come il Ghirlandaio (1483-1561) e Andrea del Sarto (1486-1531). Questo si giustifica col fatto che egli si formò presso il primo e lavorò come assistente del secondo. In lui si nota anche l'influenza di Jacopo Pontormo (1494-1557) e del Rosso (1494-1540), infatti a entrambi sono stati erroneamente attribuiti alcuni lavori di Puligo.
La sua opera più nota è la Visione di san Bernardo, esposta alla Walter's Gallery di Baltimora. Ebbe molto successo come ritrattista e fu molto richiesto a Firenze. Il suo Ritratto di Pietro Carnesecchi, del 1527, è esposto alla Galleria degli Uffizi. Carnesecchi (1508-1567) era un filosofo umanista dell'epoca, che acquistò molto favore presso la corte medicea, ma a causa delle sue attività riformistiche fu poi rinnegato e fatto giustiziare da Cosimo I.
Il primo lavoro conosciuto di Puligo è la Vergine col figlio e san Giovanni, realizzato nello stile del Ghirlandaio, figlio di Domenico Ghirlandaio (1449-1494). La forte influenza di Andrea del Sarto si nota in opere successive, come la Sacra Famiglia, la Vergine col bambino e san Giovanni bambino e Maria Maddalena. In alcune opere più tarde si può riscontrare anche una certa influenza di Fra Bartolomeo (1472-1517) e una spinta verso Raffaello (1483-1520).