Influente artista del primo Rinascimento, Cosimo Tura, a volte chiamato il Cosmè o Cosmè Tura, ci aiuta a definire lo stile pittorico della scuola ferrarese. Il suo lavoro più noto è probabilmente il ciclo di affreschi realizzato nel Salone dei Mesi a Palazzo Schifanoia, dimora dei signori d'Este. Si tratta di un'opera preziosa, che è arrivata fino a noi attraverso alcuni restauri.
Sotto il patrocinio della casa d'Este di Ferrara, dal duca Borso d'Este (1413-1471) al suo successore Ercole I d'Este (1431-1505), Tura sviluppò ed esibì il suo stile. C'era un forte contrasto in lui, dovuto alle influenze di differenti stili, collezionati dalla Toscana, dalla Lombardia, da Bologna e da Venezia, in modo che a Ferrara potè creare una propria scuola.
Le influenze maggiori provenivano dal suo maestro Francesco Squarcione (1397-1468) e da un altro dei suoi alunni, Andrea Mantegna (1431-1505). Il raffinato senso per la prospettiva di Mantegna costituì una caratteristica unica nello sviluppo pittorico rinascimentale, in qualche modo condiviso anche da un altro punto di riferimento per Tura, ovvero Piero della Francesca (1412-1492). Durante gli studi presso Squarcione, a Padova, Tura sviluppò anche un interesse per il lavoro che aveva compiuto in città Donatello (1386-1466), e che lo influenzò.
Insieme a un altro ferrarese, Francesco del Cossa (1430-1477), Cosmè Tura dipinse gli affreschi a Palazzo Schifanoia tra il 1469 e il 1470. Si tratta di un ciclo che rappresenta i dodici mesi dell'anno attraverso allegorie pagane, come gli dei dell'Olimpo, le costellazioni e lo zodiaco. Tura eseguì anche i disegni per altri affreschi del palazzo, che rappresentavano la vita della corte ferrarese sotto Borso d'Este. Dal 1456 egli era stato nominato pittore di corte, proprio da Borso.
Lo stile di Tura era fortemente elaborato ed espressivo, come si può notare da un'altra opera, realizzata per Leonello d'Este (1407-1450), Calliope, la musa graca della poesia epica. Di questo pittore esiste anche un'Annunciazione, realizzata per le porte dell'organo del duomo di Ferrara. Alla Galleria degli Uffizi è esposto il suo San Domenico, realizzato nel 1475 per la chiesa di san Luca in Borgo, a Ferrara. I suoi lavori sono esposti in tutto il mondo, ad esempio a San Diego, Boston, New York, Washington D.C., Venezia, Ferrara, Londra, Dresda e Parigi.