Guido di Pietro (1395 ca – 1455), diventato frate domenicano come Giovanni da Fiesole, ma famoso come Fra′ Angelico o Beato Angelico è stato un pittore italiano. Agli Uffizi sono presenti alcune sue opere.
La sua arte cercò di mettere insieme i nuovi principi del Rinascimento, come la prospettiva, e quelli tradizionali del Medioevo.
L’artista venne chiamato Beato Angelico già poco dopo la sua morte, per la sua personalità e per il profondo sentimento religioso che traspare nelle sue opere. Tuttavia, nel 1982 fu beatificato dal papa, che nel 1984 gli conferì anche il titolo di patrono degli artisti.
Beato Angelico studiò a Firenze, anche come miniatore di manoscritti. L’arte della miniatura gli consentì di diventare molto abile nella realizzazione di piccoli particolari, come possiamo riscontrare nelle sue opere più tarde.
Le opere del Beato Angelico rappresentano soggetti religiosi. Dipinse molte pale d’altare, ma i suoi lavori più noti sono gli affreschi per il convento di San Marco a Firenze. Essi sono tra le opere più importanti del Rinascimento fiorentino.
L’artista toscano lavorò anche a Roma, dove morì e fu sepolto nel 1455.
Alla Galleria degli Uffizi possiamo ammirare tre opere dell’Angelico: la Tebaide, che è considerata una delle sue prime opere; l’Incoronazione della Vergine; la Madonna di Pontassieve. Inoltre, molti suoi disegni sono conservati presso il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe.